Cordyceps Extract/Cordyceps Sinesis(Mycelia)
Extract
Un vero
e proprio super alimento
Sin dagli albori delle prassi di
guarigione degli sciamani, risalenti a oltre 50.000
anni fa, l’umanità è alla ricerca di ingredienti curativi allo scopo di
preparare la panacea definitiva, una cura universale.
Fra gli ingredienti più ricercati
vi era il Cordyceps, una sostanza venerata a
tal punto che nell’antica Cina il suo uso era riservato unicamente alla
famiglia reale.
Le analisi chimiche hanno dimostrato che le sue presunte straordinarie proprietà
sono molto più che frutto di superstizione e semplice folclore.
Il Cordyceps sinensis è
una nuova generazione di fungo attualmente utilizzato dall’industria
farmaceutica, come anche integratore alimentare dai
consumatori che sono alla ricerca di alternative ai trattamenti convenzionali
per una vasta gamma di problemi di salute e connessi al sistema immunitario.
Benefìci per la salute e studi clinici Le proprietà medicinali del
Cordyceps sono ragguardevoli. Nella medicina tradizionale cinese
l’impiego principale del Cordyceps ha
riguardato il trattamento dell’asma e altre affezioni bronchiali. Ora la moderna ricerca avvalora l’efficacia di questi antichi
utilizzi. Gran parte di quanto si sa in Occidente
a proposito del Cordyceps sinensis è merito dell’opera del Dr. Georges
Halpern, medico e professore emerito presso l’Università di Hong Kong, nonché
autore di svariati libri concernenti il Cordyceps. Uno dei punti
culminanti della ricerca moderna è stato la scoperta
di nuovi antibiotici presenti nel fungo, uno dei quali, la cordicepina,
è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato, o stanno
sviluppando, resistenza ad altri più comuni antibiotici (come la penicillina,
un prodotto fungino!). Il Cordyceps risulta
particolarmente efficace contro tubercolosi, lebbra e leucemia
umana, così come rilevato in numerosi test condotti in Cina, Giappone e
altrove. Di seguito sono indicati alcuni ulteriori benefici del Cordyceps per la salute.
Incrementa la resistenza fisica La più nota azione medica del Cordyceps sinensis concerne l’incremento della
capacità di resistenza fisica. Nel 1993, la Chinese National Games sottopose
questo fungo all’attenzione della autorità sportive
internazionali. Un gruppo composto da nove
atlete, le quali avevano assunto il Cordyceps, polverizzò nove record
mondiali. Vi sono stati molti rapporti a riguardo
di strabilianti miglioramenti delle performance in vari sport dovuti all’assunzione
di Cordyceps, e persino colloqui volti a bandire il Cordyceps dall’ambito
delle discipline sportive in quanto potrebbe conferire un iniquo vantaggio a
coloro che hanno la possibilità di procurarselo! Nel complesso gli atleti
professionisti che ne fanno uso ora sono poco propensi
ad ammetterlo, in virtù dell’eventualità che qualche autorità sportiva ne renda
illecito l’impiego; per converso, il Comitato Olimpico canadese ha adottato una
posizione ufficiale sul Cordyceps, stabilendo che nel contesto delle
competizioni a livello professionale il suo uso è consentito. La ricerca
clinica ha dimostrato che l’impiego del Cordyceps aumentava
la bioenergia cellulare - ATP (adenosina trifosfato) - sino a una misura pari
al cinquantacinque percento. Sono stati segnalati un’accresciuta sintesi
dell’ATP e un più rapido recupero di energia. A quanto
pare il Cordyceps migliora il meccanismo di
equlibrio interno, rendendo in tal modo più efficace l’utilizzazione
dell’ossigeno. Tali proprietà potrebbero rendere conto del
generale potenziamento fisico, della resistenza supplementare e degli effetti
antiaffaticamento riscontrati negli individui che assumono il Cordyceps.
Migliora la funzione respiratoria Vari studi scientifici hanno dimostrato i benefici indotti dal Cordyceps
sinensis nell’alleviare i sintomi di vari malattie respiratorie fra cui
l’asma e bronchite cronica. Incrementa l’assorbimento dell’ossigeno In uno studio a doppio cieco controllato con placebo
condotto su trenta volontari in età avanzata, il Cordyceps ha dimostrato
di migliorare in modo rilevante la quantità massima di ossigeno che i soggetti
riuscivano ad assimilare. Studi cinesi su malattie cardiovascolari hanno indicato che estratti di etanolo dai miceli del Cordyceps
a soluzioni di fermentazione del Cordyceps determinavano una
modifica dell’azione biologica che consentiva un aumento sino al quaranta per
cento dell’assorbimento di ossigeno cellulare. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato l’effetto di questi composti nel mitigare
patologie polmonari ostruttive croniche. Migliora la funzione cardiaca Numerosi
studi hanno dimostrato i benefici del del Cordyceps
sinensis nel trattamento dei disturbi del ritmo cardiaco quali aritmia
cardiaca e infarto cronico.
Contribuisce a mantenere livelli di colesterolo
salutari Quattro studi hanno dimostrato che il Cordyceps
sinensis ha contribuito ad abbassare del 10-21 per cento il colesterolo
totale e del 9-26 per cento i trigliceridi (grassi neutri), contribuendo al
contempo a elevare del 27-30 per cento il colesterolo (”buono”) HDL. Migliora
le funzioni epatiche Il Cordyceps sinensis ha dimostrato di migliorare
le funzioni epatiche nonché di essere di ausilio in caso di cirrosi, epatite
cronica e sub-cronica, nonché patologie epatiche correlate, più diffuse di quanto
comunemente ritenuto. Il fegato è il filtro
vivente dell’organismo, ripulisce dalle impurità il sangue e altri fluidi.
Senza un fegato funzionante non si sopravvive e men
che meno si gode di un buono stato di salute. Prove cliniche con integrazione di
Cordyceps, implicanti trentatré pazienti affetti da epatite B e otto
pazienti affetti da cirrosi epatica, hanno evidenziato
un miglioramento pari al 71.9 per cento nel test di torbidità del timolo e del
78.6 per cento nel test SGPT; trattasi di test enzimatici indicanti cambiamenti
nelle funzioni epatiche. Migliora le patologie renali Uno studio cinese
ha dimostrato un miglioramento pari al 51 per cento
dell’insufficienza renale cronica dopo un solo mese di integrazione dietetica
di Cordyceps. Riduce le dimensioni dei tumori In Cina e in
Giappone si sono condotti vari studi clinici su malati di cancro, impiegando
una dose terapeutica di 6.0 grammi di Cordyceps al giorno. In uno studio
effettuato con cinquanta pazienti affetti da cancro polmonare cui, in cocomitanza
con la chemioterapia, era stato somministrato Cordyceps, nel quarantasei
per cento dei casi le dimensioni dei tumori si sono ridotte. Uno studio
implicante malti di cancro affetti da vari tipi di tumore ha rilevato che
l’estratto di Cordyceps sinensis, (6.0 grammi al giorno per oltre due
mesi) ha migliorato i sintomi soggettivi nella maggior parte dei pazienti;
nella metà dei casi i conteggi dei globuli bianchi si sono mantenuti stabili e
le dimensioni dei tumori si sono ridotte in modo rilevante.
In Giappone alcuni ricercatori hanno
riportato che nei soggetti affetti da cancro il Cordyceps incrementa la
reattività generale del sistema immunitario. Per giungere a tale scoperta, essi
hanno iniettato per via sottocutanea ad alcuni topi
cellule cancerose (linfoma) e quindi somministrato per via orale Cordyceps;
tale prassi ha comportato una riduzione delle dimensioni del tumore e
prolungato la loro vita. Negli studi in questione il Cordyceps
ha inoltre migliorato la risposta degli anticorpi. Incrementa l’immunità
e la produzione di cellule – T Si è riscontrato che il
Cordyceps sinensis accresce l’attività della cellula “killer naturale”
(NK), incrementando in tal modo la produzione delle cellule-T che a sua volta
determina una ampliata massa muscolare; il vigore muscolare risulta potenziato
con la produzione di giovani cellule sane. Il Cordyceps ricarica con
efficacia la schiera protettiva delle cellule NK. La capacità dell’organismo di
contrastare le infezioni e i tumori dipende dalla disponibilità di cellule NK,
essenziali in quanto prima linea di difesa per il
mantenimento del meccanismo di protezione dell’organismo, comunemente noto come
sistema immunitario. Vari studi scientifici riguardanti il
Cordyceps si sono concentrati in modo particolare sulle cellule NK e
sull’effetto che il Cordyceps ha su di esse quando correlate alla
formazione del cancro. Uno studio in vitro ha dimostrato che il
Cordyceps accresce in modo rilevante l’attività delle cellule NK tanto
negli individui sani quanto nei soggetti affetti fa leucemia. Secondo uno
studio cinese, pubblicato sul Chinese Journal of Integrated Traditional and
Western Medicine, il Cordyceps naturale
ha accresciuto l’attività delle cellule NK del 74 per cento in soggetti comuni
e del 400 per cento in pazienti affetti da leucemia. Analoghi
progressi dell’attività delle cellule NK sono risultati in casi di estesi
melanomi.
Coaudiuva i sintomi dell’invecchiamento Ricerche ciniche in studi controllati hanno rilevato che pazienti anziani soggetti ad
affaticamento e sintomi connessi alla senilità, dopo aver utilizzato Cordyceps
per trenta giorni hanno riportato conforto a tali problemi. I sintomi di
affaticamento si sono ridotti del 92 per cento, quelli
di percezione di freddo dell’89 per cento, quelli di vertigine dell’83 per
cento. Pazienti affetti da problemi respiratori si sono
sentiti fisicamente più vigorosi e alcuni soggetti sono riusciti a percorrere a
piccole falcate sino a 600 piedi (183 metri). Protegge dai danni provocati dai radicali liberi Vari studi hanno
dimostrato che il Cordyceps sinensis ha svolto una funzione protettiva
rispetto ai danni provocati dai radicali liberi e ha presentato poderose
proprietà antiossidanti. Contribuisce a lenire l’affaticamento degli arti
inferiori Vari studi hanno dimostrato che il Cordyceps
sinensis ha migliorato il flusso del sangue nell’organismo rilassando i
muscoli lisci dei vasi sanguigni e consentendo loro di espandersi, aumentando
inoltre la funzionalità di cuore e polmoni. Di conseguenza il
Cordyceps; previene o riduce la contrazione dei vasi sanguigni che
interferisce con l’afflusso di sangue agli arti inferiori - principale causa
dell’affaticamento delle gambe. Migliora la funzione sessuale Tre
distinti studi cinesi a doppio cieco controllati con placebo condotti su oltre
duecento maschi adulti con “ridotta libido e altri problemi sessuali” hanno prodotto esiti ragguardevolmente analoghi.
Al termine del periodo
sperimentale, rispetto al 24 per cento del gruppo del placebo, in media il 64
per cento degli utilizzatori di Cordyceps ha riportato un miglioramento
significativo. In un altro studio a doppio cieco controllato con placebo
condotto su ventuno donne in età avanzata con problemi analoghi, rispetto a
nessuna del gruppo di controllo, dopo l’impiego di Cordyceps il 90 per
cento delle utilizzatrici del fungo ha riportato miglioramenti delle rispettive
condizioni. Il Cordyceps ha dimostrato di ottimizzare la libido e la
qualità della vita di donne e uomini, di contrastare
l’infertilità e di accrescere il conteggio e la sopravvivenza degli spermatozoi.
Studi clinici implicati 189 pazienti di ambo i sessi con libido e desiderio
ridotti hanno evidenziato un miglioramento delle
condizioni nel 66 per cento dei casi. Uno studio a doppio cieco condotto
dall’Institute of Materia Medica di Pechino ha evidenziato un
aumento del desiderio e della libido femminili pari all’86 per cento. La prova
concreta più drastica è derivata da uno studio sulla
fertilità comprendente 22 maschi, il quale ha dimostrato che dopo otto
settimane di assunzione di Cordyceps il conteggio degli spermatozoi è
aumentato del 33 per cento, l’incidenza di relative malformazioni è diminuita
del 29 per cento e il loro tasso di sopravvivenza è aumentato del 79 per cento.
Inverte l’HIV In uno studio condotto nel 2004
in Ghana, a 3.000 individui affetti da HIV in fase iniziale è stato
somministrato un preparato il cui ingrediente principale era il Cordyceps
sinensis. Al di là delle più rosee aspettative, al
termine dei sei mesi tutti i 3.000 soggetti non manifestavano “alcuna presenza
di HIV nel sangue”. Quando un malato di
HIV-AIDS ha assunto l’integratore Immune-Assist per il cancro, rispetto
all’infezione da HIV il quadro clinico è migliorato drasticamente. Funzione
immune, risposta anti-cancro e riparazione del DNA Ormai
è assodato da tempo che i composti di beta-glucano presenti in numerose specie
di funghi elevano in modo rilevante la funzione immune. Tale classe di composti
è la classe di medicinali anticancro maggiormente prescritta a livello
mondiale; esempi in tal senso sono i farmaci
lentinina, PSK e grifolan.
Oltre alla ben nota modulazione immune innescata dai
composti dei polisaccaridi, nella risposta antitumorale del Cordyceps
sinensis vi sono riscontri di un altro meccanismo in gioco, connesso alla struttura
di almeno alcuni dei nucleosidi alterati presenti nel Cordyceps,
esemplificati dal composto della cordicepina (3’-deossiadenosina); si
tratta di una molecola quasi identica alla normale adenosina, eccetto per il
fatto che è priva di un atomo di ossigeno sulla porzione di ribosio della
molecola dalla posizione 3’. La stessa mancanza di ossigeno 3’ è riscontrabile
in altri composti del Cordyceps, quali la
dideossiadenosina. Si ritiene che la mancanza di ossigeno in
questa particolare posizione dia importante secondo una modalità assai
specifica. La struttura del DNA dipende da tale ossigeno per creare il
legame fra nucleosidi adiacenti, legame fra le posizioni 3’ e 5’ sulle porzioni
di ribosio dei nucleosidi, a formare di fatto la “struttura a scala” che tiene
assieme il DNA. Nelle replicazione di qualsiasi cellula, la prima fase consiste
nella separazione della molecola del DNA nel mezzo,
come l’apertura di una cerniera, fra le coppie di nucleosidi complementari. La
fase successiva è l’inserimento, uno alla volta, di
nuovi nucleosidi di completamento, i quali formano i legami di idrogeno fra
coppie di completamento e i legami zuccheri-fosfato fra le posizioni 3’ e 5’
sul bordo esterno della molecola, ovvero la porzione di ribosio. La sintesi
delle nuove molecole di DNA procede con l’inserimento in successione, uno alla volta, di nuovi nucleosidi di completamento nella molecola
di DNA in nuova formazione sino a quando l’originario trefolo di DNA non viene
replicato due volte, ciascuno dei trefoli è l’esatta copia dell’originale e
forma il codice genetico per una nuova generazione di cellule. Tale sintesi
prosegue con l’inserimento di ciascun nuovo nucleoside, a meno che non venga
introdotta una molecola di 3’-deossiadenosina (cordicepina). Quando questo accade,
in quella vitale posizione non vi è ossigeno per formare il legame 3’-5’,
quindi la replicazione della nuova molecola di DNA si interrompe, la cellula
non può continuare a dividersi né si forma alcuna nuova cellula (nelle normali
cellule dei mammiferi tale inserzione di adenosina deossigenata riveste scarsa
importanza, in quanto le cellule sane dispongono di un insito meccanismo di
riparazione del DNA). Quando si verificano errori di questo genere, il nucleoside alterato (cordicepina) viene rimosso dalla
serie di nucleosidi e viene inserito un nuovo segmento di adenosina. Ad ogni
modo, proprio per la loro natura le cellule cancerose hanno
perso questo meccanismo di riparazione del DNA. (Se riuscissero a correggere i
loro errori del DNA non sarebbero cellule del cancro).
La maggior parte dei batteri e tutti i virus (compreso il
virus dell’immunodeficenza umana HIV) sono privi di tale meccanismo di
riparazione del DNA. Quando osserviamo la velocità secondo la quale le cellule del cancro si riproducono, risulta chiaro il modo in cui
tale meccanismo potrebbe esercitare una significativa
risposta antitumorale. Ad esempio, una normale cellula sana di tessuto del seno ha una vita media di dieci giorni,
al cui termine si riproduce e si forma una nuova cellula. Le cellule del cancro, però, si moltiplicano a una velocità assai
superiore rispetto a quelle sane, mediamente ogni venti minuti. Questo
significa che le cellule del cancro del seno si
riproducono all’incirca 750 volte più rapidamente rispetto al tessuto sano
circostante. Se la cordicepina fosse ugualmente tossica per entrambi i tipi di
cellule, ucciderebbe le cellule del cancro 750 volte più rapidamente di quelle
sane ma, dato il meccanismo di riparazione del DNA di queste ultime, la
cordicepina non sembra interferire con la loro replicazione, e la velocità di
uccisione delle cellule tumorali risulta di fatto assai superiore al rapporto
750:1. Lo stesso tipo di meccanismo di interruzione del
DNA è inoltre responsabile degli effetti antitumorali di alcuni altri agenti
chemioterapici. questo medesimo meccanismo di
inibizione della sintesi del DNA è probabilmente il meccanismo responsabile
degli effetti antivirali riscontrati con la cordicepina.
CONCLUSIONE La più nota azione medicinale del
Cordyceps sinensis è l’incremento della resistenza fisica. La
cordicepina è assai efficace contro tutti i tipi di batteri che hanno sviluppato resistenza ad altri antibiotici. Il Cordyceps
ha dimostrato di migliorare il meccanismo di
equilibrio interno, rendendo in tal modo più efficiente l’utilizzo
dell’ossigeno. Numerosi studi hanno evidenziato i
benefici apportati dal Cordyceps sinensis nell’abito dei disturbi del
ritmo cardiaco quali aritmie cardiache e infarto cronico. Quattro eccellenti
studi hanno dimostrato i benefici del Cordyceps
sinensis nel contribuire ad abbassare il colesterolo totale e i
trigliceridi, nonché ad aumentare il colesterolo HDL (”buono”). Studi clinici
su pazienti di ambo i sessi affetti da libido compromessa hanno
evidenziato rilevanti miglioramenti dei sintomi. La prova fisica più drastica è
giunta da uno studio sulla fertilità maschile, il
quale ha indicato che, dopo otto settimane di assunzione, l’integrazione del Cordyceps
ha aumentato notevolmente il conteggio dello sperma, diminuendone le malformazioni
e migliorandone il tasso di sopravvivenza. Studi condotti in tutto il mondo hanno dimostrato che questo modesto fungo dispensa
benefici potenzialmente ancor più vivificanti di quanto dichiarato. Si tratta
di un super-alimento che sta appena iniziando a farsi
conoscere nella letteratura medica occidentale. Ancora più importante, l’intero
spettro di composti presente nel corpo fruttifero, nel micelio e nel brodo della sostanza allo stato naturale continua a dimostrare,
ancora una volta, che l’antico sapere soddisfa la verifica della scienza
moderna.
IL CORDYCEPS SINENSIS E’ SU SALUTE IN ERBA Il Cordyceps è disponibile come integratore alimentare
notificato al Ministero della Sanità in capsule da 700mg in una confezione da
100 capsule che dura fino ad un mese di assunzione.